In dotazione ai Carabinieri del Ros, nuove tecnologie e alta formazione per combattere il cybercrime
L’ampia disponibilità di strumenti tecnologici materiali e virtuali, in grado di raccogliere informazioni di ogni genere ed in quantità rilevante interessa la vita di tutti i cittadini. Parallelamente ad un uso lecito di tali strumenti, tuttavia, sono nate nuove forme di criminalità identificabili come cybercrime, connotate da un crescente ricorso alla tecnologia sia al fine di commettere reati sia al fine di eludere l'azione di contrasto svolta dalle Forze di Polizia. La conseguenza è una necessità sempre più stringente di ostacolare tali forme di criminalità, anche di tipo mafioso, ricorrendo all’analisi e alla correlazione dei dati provenienti da dispositivi elettronici o piattaforme informatiche.
Su tale prospettiva interviene anche il Programma Nazionale Fondo Sicurezza Interna 2014-2020 - strumento ISF-Police che ha finanziato, tra gli altri, il progetto 17.5.1 “Sviluppo delle capacità investigative nel contrasto alla criminalità organizzata attraverso l'analisi e l'acquisizione di evidenze digitali” a favore del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, reparto speciale dell'Arma cui sono devoluti compiti di contrasto alla criminalità organizzata, anche di tipo mafioso, del terrorismo di matrice confessionale e nazionale e dell'eversione.
Attraverso il finanziamento di € 1.408.000, l’Arma dei Carabinieri ha potuto infatti acquisire dotazioni tecnologiche innovative di digital forensics, necessarie alla raccolta di elementi investigativi con dispositivi fissi e mobili (workstation base, workstation avanzate, computer portatili, hard disk esterni removibili, NAS, software, ecc.): l’equipaggiamento con strumenti tecnologici all'avanguardia, adeguati agli attuali scenari criminali, contribuisce a potenziare le capacità operative del Raggruppamento, sia a livello centrale che periferico, rafforzando la struttura di prevenzione e contrasto dei reati di cybercrime con immediati benefici in termini di rapidità di risposta alle emergenze.
Le nuove dotazioni hanno inoltre il merito di contrastare altri fenomeni criminali che utilizzano la tecnologia come mezzo di comunicazione cifrata al fine di commettere reati che rientrano in un più ampio concetto di cybercrime, definito in ambito europeo come "Computer related Crime", come ad esempio il traffico internazionale di stupefacenti.