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Avviata la riprogrammazione dei fondi a favore delle misure per il contrasto del Covid-19

La Commissione europea ha concertato con l’Autorità Responsabile del Fondo Sicurezza Interna la possibilità di utilizzo delle risorse residue non ancora impegnate a valere sul Programma Nazionale Italia del Fondo Sicurezza Interna 2014-2020, verso nuove priorità utili a fronteggiare la pandemia sanitaria Covid 19.
Pattuglia Polizia

La Commissione europea ha concertato con l’Autorità Responsabile del Fondo Sicurezza Interna la possibilità di utilizzo delle risorse residue non ancora impegnate a valere sul Programma Nazionale Italia del Fondo Sicurezza Interna 2014-2020, verso nuove priorità utili a fronteggiare la pandemia sanitaria Covid 19.

La condizione di emergenza sanitaria e socio-economica che la nostra Nazione sta affrontando, a causa del diffondersi della pandemia, vede impiegati, tra gli altri, anche gli operatori di Polizia in una capillare ed ininterrotta attività di prevenzione e controllo a tutela della sicurezza interna del Paese e della stessa Unione europea.

Proprio per contrastare l’emergenza, l’Autorità Responsabile del Fondo ISF ha rivolto alla Commissione europea la richiesta di riconsiderare le scelte strategiche operate in fase di avvio della programmazione 2014-2020 in favore di un tempestivo utilizzo delle risorse non ancora impegnate.

Si tratta di un accordo che consentirà l’utilizzo di circa 23 milioni di euro da investire sulla sicurezza delle FF.PP. che si trovano in prima linea rispetto all’emergenza Covid 19. Le risorse saranno così suddivise:

  • circa 5 milioni di euro per lo strumento ISF1-Police, a favore di interventi volti a contrastare la crisi e a supportare il rafforzamento della capacità operativa, in condizione di sicurezza, degli operatori di polizia e dei vigili del fuoco impegnati sul fronte dell’emergenza;
  • circa 18 milioni di euro a valere sullo strumento finanziario ISF2 Borders & Visa, volti a sostenere misure per fronteggiare il COVID 19 in favore degli operatori impegnati nelle attività di sorveglianza delle frontiere esterne e SAR correlato, nonché di migranti in arrivo sulle coste italiane.

Tali risorse potranno essere utilizzate per l’acquisto di dispositivi di protezione della salute (es. abiti e tute protettive), misure sanitarie (es prodotti per la sanificazione di locali), attrezzature e/o apparecchiature utili alla gestione delle frontiere (es. termo scanner e attrezzature per la misurazione della temperatura corporea dei viaggiatori al fine di equipaggiare i punti di attraversamento del confine).

L’Autorità Responsabile, dopo essersi interfacciata positivamente con i competenti organismi UE, avvierà una ricognizione dei fabbisogni con le Amministrazioni competenti nelle materie oggetto del Fondo.