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Intervenire è bene, prevenire è meglio

Potenziato il sistema nazionale di prevenzione e gestione delle crisi in ambito CBRNe dei Vigili del Fuoco
CBRNe dei Vigili del Fuoco

Nel corso di un recente Convegno dal titolo Innovazione Tecnologica e cooperazione istituzionale in ambito di difesa civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno ha dato ampio spazio alla presentazione dei risultati del progetto "Potenziamento del sistema nazionale di prevenzione e gestione delle crisi in ambito CBRNe del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile” (7.6.6) finanziato dal Programma Nazionale Fondo Sicurezza Interna – strumento finanziario Police, per un valore di oltre 12 milioni di euro, con l’obiettivo di promuovere l’ammodernamento della rete nazionale di allarme e rilevamento della ricaduta radioattiva, attualmente costituita da 1237 stazioni di misura completamente automatiche, distribuite in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e funzionanti 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, da quasi un ventennio.

Le acquisizioni effettuate grazie all’investimento del PN ISF - Police consentono infatti ai Vigili del Fuoco di disporre di un efficace sistema integrato costituito da rilevatori fissi, rilevatori mobili e strumentazione per il monitoraggio a distanza di obiettivi sensibili, capaci di produrre un’analisi precoce della minaccia e quindi minimizzare la situazione di crisi. Il sistema è coordinato con le sale operative attraverso l'upgrade della rete di acquisizione dati e la nuova architettura software per la gestione e visualizzazione dei dati (simulatori software con algoritmi di predizione evolutiva dello scenario).

Il nuovo dispositivo appare pienamente in linea con l’obiettivo di migliorare le dotazioni e gli strumenti per la protezione della popolazione contro i rischi derivanti dall'uso di sostanze non convenzionali, CBRNe (sostanze chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari ed esplosive) e favorire la capacità di risposta del Paese agli eventi che impattano sulla difesa civile.