Dati protetti con i nuovi server per gli uffici Visti all’estero, oggi ancora più efficienti
La gestione dei visti d’ingresso rappresenta una delle missioni istituzionali chiave del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). L’Italia è tra i maggiori partner Schengen per numero di visti concessi (oltre 2 milioni nel 2019), con una rete di 167 Rappresentanze diplomatico-consolari che emettono visti d’ingresso nei cinque continenti. Tale rete è conforme alle specifiche tecniche e normative del Sistema Informativo Visti (VIS), creato per garantire la cooperazione tra tutti i Paesi Schengen e finalizzato alla condivisione dei dati relativi all’emissione dei visti, compresi i dati biometrici dei richiedenti.
Nell’ambito del piano d'azione volto al sostegno di una politica comune in materia di visti, si inserisce il progetto di “Acquisto dei server da destinare alle sedi estere”, che rappresenta per il MAECI un contributo essenziale all’adeguamento tecnologico e alla riorganizzazione delle Rappresentanze diplomatico-consolari all'estero, nonché al potenziamento e miglioramento degli standard di qualità del VIS. L'acquisto dei nuovi server è, infatti, di fondamentale importanza per garantire il corretto funzionamento di un sistema molto complesso e soggetto a continui aggiornamenti.
Con il contributo del Programma Nazionale Fondo Sicurezza Interna 2014-2020, strumento finanziario Borders&Visa, sono stati stanziati i fondi per 120 server – di cui 110 destinati alle sedi consolari all’estero e 10 alla Farnesina per esigenze di sviluppo collaudo e assistenza – configurati in modo da adattarsi ai fabbisogni di ogni sede. Da un'analisi approfondita, volta a individuare le esigenze delle sedi estere in rapporto alle implementazioni e alle modifiche previste nel VIS, era, infatti, emersa l'esigenza imprescindibile di rinnovare gradualmente tutti i server in dotazione.
Complementare alle altre iniziative finanziate dal Programma Nazionale ISF 2014-2020 al MAECI, l’acquisizione va letta in coerenza e continuità anche con le attività finanziate dal precedente Fondo Europeo per le Frontiere Esterne 2007-2013 e potrà garantire una costante efficienza del sistema VIS, implementando ogni aggiornamento e richiesta che pervenga a livello europeo e mantenendo il sistema perfettamente funzionante all’altezza delle tecnologie più all’avanguardia disponibili sul mercato.