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Un sistema di ingresso/uscita a prova di frontiere

Alla Farnesina, implementato l’Entry Exit System per un’efficace gestione dei dati relativi ai visti
Entry exit sistem

L’Italia è tra i maggiori Partner Schengen per numero di visti concessi. La gestione di questa complessa attività rappresenta una delle principali missioni istituzionali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ed è coordinata dal Centro Visti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La rete del nostro Paese, che include 167 Uffici Consolari nei cinque continenti, è conforme alle specifiche tecniche e normative del Sistema d'Informazione Visti (VIS), un sistema informatico creato per la cooperazione tra tutti i Paesi Schengen finalizzato alla condivisione dei dati relativi ai visti, compresi i dati biometrici dei richiedenti.

Negli ultimi anni, il MAECI si è avvalso dei finanziamenti del Programma Nazionale Fondo Sicurezza Interna 2014-2020 per la realizzazione di attività di sviluppo software, aggiornamento hardware e adeguamento all’acquis di Schengen del VIS e per garantire l’interoperabilità dei sistemi informativi GAI (Giustizia e degli Affari Interni) e delle frontiere a livello europeo.

Il MAECI è stato infatti chiamato alla messa in esercizio dell’Entry Exit System (EES), il sistema per la registrazione dei dati relativi all’ingresso/uscita e al respingimento dei cittadini di Paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri. A tal fine, grazie ai progetti 102.2.6 “Attività relative all’implementazione del sistema EES alla Farnesina” e 117.2.6 “Attività di sviluppo software e di gestione, di acquisto hardware per lo storage e la connettività, volte all’implementazione del sistema EES”, finanziati dallo strumento ISF-Borders&Visa, il MAECI ha potuto effettuare:

  • la predisposizione delle sale server all’installazione dei rack che ospiteranno la NUI (National Uniform Interface), ovvero il portale di accesso al sistema centrale EES che garantisce la conservazione temporanea dei dati;
  • le attività di configurazione dei router e degli apparati di rete per migliorare le interconnessioni tra i sistemi del MAECI e del Ministero dell’Interno;
  • l’attivazione di un canale di controllo che permette il corretto transito dei dati in caso di problemi su uno dei due siti;
  • l’ampliamento della connettività esistente per un più semplice accesso e transito sulla rete SPC (su cui i sistemi EES e VIS sono interconnessi) e una maggiore velocità dei flussi dati scambiati.

Grazie al finanziamento di questi progetti, il Programma Nazionale Fondo Sicurezza Interna ha compiuto un altro importante passo avanti nel sostegno alla politica comune in materia di visti.